Dopo aver pubblicato i pici all'aglione, a dicembre, non avrei mai pensato di rifarli, e così dopo poco tempo!
E chi se lo immaginava che Patty avrebbe scelto proprio loro, i pici, come sfida di gennaio!
Praticamente da quando ho il blog che desideravo farli sti benedetti pici, che, come ho spiegato nell'altro post, hanno accompagnato tutta la mia infanzia e tutti i nostri pranzi domenicali in famiglia!
Noi a casa li mangiavamo sempre con un bel sugo con salsicce e costolette di maiale, e ogni volta che vado in Toscana, non posso fare a meno di assaggiarli con i loro condimenti tipici, all'aglione, appunto, o con le briciole o con il più raffinato ragù di cinghiale.
Quindi questa volta li ho conditi con la crema di tartufo, che mi ricorda le belle mangiate che ci siamo fatti in Umbria, a dire il vero in Umbria il piatto tipico sono proprio gli stringozzi al tartufo, voi direte, vabbè per partecipare all'MTC non hai fatto altro che aprire un barattolo, ma io impazzisco per il tartufo, tant'è vero che dopo aver passato un capodanno in un agriturismo vicino Perugia, non abbiamo mangiato più tartufo per anni e anni, visto che ne abbiamo mangiato talmente tanto che ci venne la nausea, non potevamo sentire l'odore neanche da lontano!
Infatti vi consiglio di metterne davvero poco, casomai si fa sempre in tempo ad aggiungerne un po'! Che poi se si va a vedere bene, negli ingredienti non c'è solo il tartufo, in questi barattolini, ma anche un misto di funghi.
Poi io per fare la cremina non ho usato la "volgarissima" panna, ma una sana ricotta vaccina ;-)
con i pici nel cuore, con ricotta e tartufo
Ricetta per 2 persone:
100 gr di farina di grano duro
100 gr di farina 00
1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
1 pizzico di sale
acqua q.b.
Setacciare bene la farina, e aggiungere piano piano l'acqua, io a dire il vero tutti gli impasti li metto nel mio tanto adorato Ken, e poi li finisco di impastare a mano, aggiungere tanta acqua finchè la pasta risulti dura ma non troppo, aggiungendo anche un pizzichino di sale e olio.
Farla riposare coperta 30-60 minuti.
Poi stendere con il mattarello una sfoglia altra quasi un cm, e cominciare a tagliare delle strisce, che si stenderanno un po' come gli gnocchi formando dei filoncini lunghi, io mi regolo con la larghezza del mio asse di legno, essendo lungo 60 cm faccio prima un cordoncino lungo quanto l'asse, poi lo divido in 2 e stendo ancora fino ad arrivare alla lunghezza dell'asse, più sottili si fanno e meglio è, perchè poi in cottura si gonfiano parecchio e in teoria non dovrebbero superare i 3 mm di spessore.
Adagiarli in un panno di cotone utilizzando della farina di mais per non farli attaccare, cuocerli in abbondante acqua salata, per almeno 10 minuti.
Per il condimento:
2 cucchiaini di ricotta
2 cucchiaini di crema al tartufo
prezzemolo
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di olio evo
Mentre i pici sono in cottura, faccio scaldare in un padellino l'olio, con lo spicchio di aglio, se vi piace anche mangiarlo, tritarlo finemente, oppure metterlo intero, e poi buttarlo, aggiungere la ricotta e la crema al tartufo e tanto, tanto prezzemolo, tanto per alleggerire un po' il sapore forte del tartufo, potete anche diluire con della semplice panna, alimento che io ho abolito dalla mia cucina, tranne per alcuni dolci!
Saltare i pici una volta cotti e scolati aggiungendo solo alla fine altro prezzemolo!
un sapore deciso e anche delicati se vogliamo dire dei tuoi pici ....
RispondiEliminalia
Già i pici sono buoni, ma con la salsina sono stupendi!
RispondiEliminaLi trovo fantastici il tuo piatto è davvero invitante,stuzzica appetito e non da poco,bravissima!
RispondiEliminaUn caro saluto Z&C
in effetti, i tuoi pici richiamano più la terra umbra, che non quella toscana: ma d'altronde siamo lì, sia per quanto riguarda la geografia che per quanto concerne i prodotti del territorio. L'Umbria, in questo senso, ha dalla sua il tartufo che da solo basta a connotare con grande precisione (e con infinita bontà) tutta la cucina della regione.
RispondiEliminaCerto che hai tutte le ragioni del mondo: appena postati i pici all'aglione- e ti tocca di nuovo cimentarti con la stessa ricetta! la prossima volta, diamo un'occhiatina alle tue ultime produzioni, prima di scegliere la ricetta, promesso!!! e grazie per aver partecipato ugualmente!
Wow. Che pici interessantissimi ;) adoro il tartufo, qui in veneto nella mia zona va molto lo "scorzone" che è beuono però nulla ha a che vedere con i "veri" tartufi! Un bacione
RispondiEliminanon amo l'odore del tartufo, ma il sapore si! Anche io sono appassionata di pici, li mangerei anche a colazione.
RispondiEliminaBaciottoni
cremosi!!!!!!, ottima anche la tua versione, ciao...
RispondiEliminaSei partita avantaggiata: avevi fatto le prove generali prima che la ricetta uscisse! Ma si più essere più streghe di così? Hai un sesto senso incredibile e mi fa piacere che questa pasta riempia i tuoi bei ricordi e sia associata a momenti felici. Questo è indubbiamente la chiave per affrontare una ricetta realizzandola con il cuore e vedo che tu ce l'hai messo tutto: una versione profumatissima e ricca da leccarsi i baffi. Un abbraccio carissima, Pat
RispondiEliminaA em questi pici fanno una gola tremenda, da ieri vado in giro cercando una buona crema di tartufi per provare un'altra ricetta!!
RispondiEliminaNon saprei rinunciare al tartufo nemmeno nel caffè! ;)
Ce l'ho!!!! La crema di tartufi intendo!
RispondiEliminaMi sa che ci vado anch'io magari domenica che non ho molto tempo... preparo prima i pici e poi... zacchete!
Grazie del suggerimento!
Baci
Nora
Ciao Stella, amo il tartufo e questi pici li hai resi raffinatissimi: tradizione scich (senti, come si scrive scich che devo andare ogni volta su google :-D ?
RispondiEliminaalla crema di tartufo.....ci prendi per la gola eehhhh!
RispondiEliminabaci
Sandra
ma daiiii ce bella l'idea del tartufo io lo adoro e lo metterei dappertutto :D
RispondiEliminahai ragione i pici sono buonissimi e ora che non mangio quasi mai la pasta....mammamia che acquolina mi fai venire!
RispondiEliminama lo sai che per Natale mi hanno regalato un pacco (una ditta di Pienza) con i pici e il sugo all'Aglione..ma ancora non l'ho assaggiato...
mi fai venire voglia!!
A presto e buon fine settimana!!
Mi sembrano un'opera d'arte! Bravissima!
RispondiEliminaCiao Stella ho scoperto per caso il tuo blog e ho trovato davvero delle ottime ricette come la torta sette vasetti al cioccolato davvero ottima!!!Questa pasta e' buonissima e la preferisco con la ricotta al posto della panna!!!Ti seguiro' con vero piacere!!
RispondiEliminaHo mangiato 4 volte i pici al tartufo in toscana e mai è stato utilizzato il prezzemolo, lo ritengo sbagliatissimo
RispondiEliminaMa li ho fatti prima sono molto sottili, ma poi si gonfiano. È normale?
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