Questo mese di settembre siamo andate tutte assieme in Friuli, a cucinare a casa di Libera, una ricetta di Trieste, gli gnocchi di prugne appunto!
Ebbene si, questo mese Anna e Ornella ci hanno portato addirittura in Friuli, questa bellissima iniziativa - 100 modi di fare e di rifare - ogni mese ci porta in luoghi diversi, in cucine diverse, e ogni mese ci accomuna la stessa ricetta, la stessa passione di condividere le nostre esperienze tra i fornelli!
Non sapendo bene come collocare questo piatto ho pensato bene di collocarlo come dessert, perche' proporlo come primo sarebbe stato un azzardo, zucchero, cannella, marmellata di pesche bio appena fatta, insomma, non me la sono sentita di proporlo come prima portata!
E si perche' se andate da Libera vedrete che nella ricetta originale il ripieno e' appunto costituito dalle susine, ma ci sono innumerevoli varianti con confetture, prugne secche, albicocche fresce o secche reidratate, quindi ho cercato, essendo la prima volta che li facevo, di non cambiare di una virgola la ricetta, ma nel ripieno, anziche' utilizzare le susine ho scelto questa confettura di pesche bio, visto che in questo periodo ne ho fatta una quantita' industriale, visto che le 2 piante di mia suocera quest'anno hanno dato il meglio si se'!
La ricetta la copio interamente dal blog di Libera:
Per la pasta degli gnocchi:
- 1 Kg di patate (kennebek),
- 250 g di farina 00,
- 1 uovo + 1 tuorlo,
- sale q.b.
- prugne fresche (io confettura di pesche e zenzero)
- zucchero*,
- canella.
Per il condimento:
- burro chiarificato,
- pangrattato,
- cannella (facoltativa).
denocciolare le prugne e metteterle per qualche ora in una terrina con zucchero e cannella, mescolare di tanto in tanto. Io avevo la marmellata quindi questo passaggio l'ho saltato.
Preparare l’impasto per gli gnocchi come sempre, stenderlo col mattarello e ricavare dei cerchi.
Al centro porre 1 prugna, chiudere a gnocco o a fagottino come più vi piace.
Cuocerli in acqua bollente salata.
Quando vengono a galla scolarli e condirli con il pangrattato rosolato nel burro ed un pò dello sciroppo delle prugne che si è formato.
Le varianti per il ripieno che conosco sono queste:
- prugne secche sciroppate o reidratate,
- confettura di albicocche, (quand’ero piccola si diceva “marmellata” )
- albicocche fresche,
- albicocche secche reidratate.
Ovviamente dopo la preparazione, e prima della degustazione, e' venuta la fase piu' critica!
Fotografarli sti benedetti gnocchi!
No perche' se non conoscete Libera, insomma, fotografare e riprodurre una sua ricetta mi ha messo una certa ansia da prestazione, infatti se confrontate le sue foto, questa mia dovrebbe sparire, vabbe' a parte gli scherzi, grazie Libera per aver condiviso con noi questa particolarissima ricetta, ti ADORO!!!!
E arrivederci al prossimo 6 ottobre con una nuova ricetta fa fare tutte assieme, stavolta qualcosa mi dice che andremo tutte in Grecia!
Anch'io pur abitando in Friuli ero perplessa su come collocare questo piatto, ma invece è un primo fantastico, te l'assicuro!!!
RispondiEliminaa me piace sia come primo che come dolce, sta bene in entrambi i modi, come primo è fantastico perchè è un'esplosione di gusti nuovi. Proverò a farli con la marmellata come te, voglio apprezzare anche questa variante. baci
RispondiEliminaChe buoni devono essere!
RispondiEliminaSilvia, anch'io l'ho collocato come dessert ;-)
RispondiEliminaBella la versione con la "marmellata" di albicocca.
Ho preso la foto ed il link.
Un abbraccio cara :D
sono passata adesso da libera e vi ho trovato questa delizia ... ma anche la tua versione non scherza mica ...
RispondiEliminaby da lia
Eccomi "Stellassa" mia, intanto grazie per il commento che mi ha, a dir poco, COMMOSSA, è nota nel web la mia fama di ANTIPATICA DOP DOCG DOC ecc. però sono SENZA OGM quindi biologica, genuina, come questi gnocchi, nella versione "marmellatosa", quella che mi ricorda i miei inverni Triestini, quando le albicocche e "i susini" non si trovavano più.
RispondiEliminaUn bacio e, davvero mi dispiace per Dauly, non vorrei essere al suo posto :-(
Fantastica questa ricetta....e anche le altre che ho trovato qui sotto.....mi sono subito iscritta tra i tuoi sostenitori...così non mi perdo le altre ricettine che pubblicherai....passa a trovarmi e fai altrettanto se ti fa piacere...ti aspetto...stefy
RispondiEliminaConosco l'ansia da fotografia....molto bene, e poi anche i nervi che saltano, quando, dopo aver mangiato tutto, guardi le foto al computer e ti accorgi che non sono a fuoco, non riesci a ritagliare, sembrano fatte da un malato di Parkinson...Eppure nel display della macchina fotografica sembravano così carine!!!!
RispondiEliminaTanti baci...ottima la tua versione con la marmellata! ele
eccomi tornato!
RispondiEliminache golosa questa ricetta!
certo anche io li vedo un azzardo come primo, meglio come dolce! :)
Anche per me è difficile fare foto decenti, che possono rendere l'idea del piatto.
RispondiEliminaDeve essere stata buonissima la tua versione con la confettura di pesca bio.
ma non ho capito..sono un dolce o un primo piatto? mhm..curiosi..
RispondiEliminaCiao cara Stella! Anch'io li mangio come dessert e ne ho una bella scorta in congelatore! Dev'essere squisita la tua versione con la confettura pesche e zenzero,grazie! Baci
RispondiEliminaProvati all'hotel merano 4 stelle con spa www.hotel-burggraeflerhof.com/it
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