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sabato 31 maggio 2014

polpette di zucchine e caprino e quel tocco di zenzero


Buongiorno mondo!
Stamattina ci siamo svegliati un po' più tardi, e si per fortuna che con la pioggia riesco a dormire un po' di più, e invece di svegliarmi alle 6 o alle 7 ho aperto gli occhi che erano già quasi le 8!!! Miracolo!!!!! Non mi dispiace affatto un po' di fresco oggi visto che ieri faceva un caldo che in macchina c'erano quasi 30 gradi!

Vi ho già detto con il post precedente della vellutata di zucchine che sono nel tunnel delle zucchine no?
Ebbene anche questa settimana ho comprato un'altra cassa, mi è toccata una che pesava kg 6,100.

Avevo già provato queste polpettine viste su giallozafferano, ma oramai la mia mano da foodblogger non può rifare le ricette tale e quali a come le vedo e ci ho subito aggiunto un pizzico di zenzero fresco e i semini di sesamo. Buonissime ma volevo aggiungere una nota ancor più cremosa e allora mi son detta, perchè non aggiungere i ceci? E infatti mi sono piaciute molto di più, ho provato anche a sostituire la ricotta con altri tipi di formaggio perchè risultava un po' troppo delicata, e con il caprino lo trovo un abbinamento perfetto!

Ecco la ricetta per 4 persone.

800 g di zucchine
100 g caprino fresco
50 g grana padano grattugiato
1 uovo
150 g ceci bolliti
1-2 cm di zenzero fresco
1 spicchio di aglio
qualche foglia di basilico
2 cucchiai di semi di sesamo
sale e pepe
4 cucchiai di pan grattato + altro per infarinare


Lavare e asciugare bene le zucchine, grattarle il più finemente possibile e farle scolare dentro uno scolapasta per far perdere il più possibile i liquidi, strizzarle bene con le mani e aggiungere il caprino, il grana, i ceci frullati con l'uovo e il basilico, lo zenzero e l'aglio grattato, sale, pepe, i semi di sesamo e pan grattato, se fredde di frigo poi si formeranno meglio le polpettine, infatti io le preparo sempre in anticipo. 
Formare con le mani delle palline, piccole quanto un cucchiaino da tè, passarle nel pan grattato e friggerle in abbondante olio.
Buonissime anche al forno, fatte cuocere su teglia unta 30 minuti a 200°C.
Io le ho accompagnate con la salsa tahina condita con yogurt bianco, limone, sale e pepe.

lunedì 31 marzo 2014

polpette di quinoa



Ricettina del lunedì.
Oramai la mia scorta di ricette da pubblicare è finita, sono a zero idee, zero voglia di cucinare cose nuove, ma anche zero voglia di abbandonare il mio blogghino :-) quindi capita che riesco ad aggiornare il blog si e no una volta la settimana :-(

Grazie a Marco Bianchi ho scoperto la quinoa, che è una pianta erbacea della famiglia a cui appartengono anche gli spinaci e la barbabietola, ma pur essendo una pianta è classificata tra i cereali. La particolarità è che è senza glutine ed ha un alto contenuto proteico.

Oramai è molto diffusa e si può acquistare anche nei supermercati, nel reparto cereali e legumi, oltre che nei negozi bio o equo e solidale.

Anche se il mio palato e soprattutto il mio stomaco si sposano poco con la cucina vegana, ho voluto provare a fare lo stesso la ricetta come l'ha riportata Marco Bianchi, senza aggiunta di uova o formaggi vari, e debbo dire che mi ha entusiasmato molto, la quinoa ha un profumo davvero molto particolare, e le polpette alla fine hanno una croccantezza che mi piace molto. 

La confezione che ho acquistato io è di 500 g quindi ho preferito fare la ricetta con 250 g di prodotto, ovviamente se siete interessati alla ricetta originale di Marco Bianchi ho messo il link più sopra, di seguito trovate le polpette come le ho eseguite io. Ho trovato eccessivo anche la quantità di olio che io ho ridotto soltanto a 4 cucchiai.


Ingredienti per 4 persone:

250 g di quinoa in grani
1 pizzico di curcuma o curry
sale e pepe nero
pan grattato
1 carota
1 zucchina
1 scalogno
1 ciuffo di prezzemolo
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva

procedimento:

misurare la quinoa in un bicchiere e metterla a cuocere in un tegame con 2 bicchieri corrispondenti di acqua.
Salare e aggiungere a piacere un po' di curcuma o di curry e far cuocere dal momento che bolle 10-12 minuti. Una volta spenta la fiamma mescolare di tanto in tanto finchè si raffredda.
Nel frattempo in una padella far appassire lo scalogno tritato finemente in 2 cucchiai di olio, far cuocere prima la carota tagliata a dadini piccolissimi e poi la zucchina, salare e pepare e aggiungere il prezzemolo tritato finemente solo alla fine.
Mescolare le verdure con la quinoa una volta che il tutto è freddo preparare le polpette, compattandole con le mani e passandole nel pan grattato.
Ungere una teglia e cuocere in forno ventilato a 200°C per 25 minuti girando a metà cottura.

mercoledì 12 febbraio 2014

HUMMUS DI CAROTE per lo starbooks redone di febbraio





 
Oramai ogni mese non posso fare a meno di testare qualche ricetta delle starbookers e questo hummus mi ha subito colpito!
Amo le carote, e non avevo mai assaggiato un hummus di carote.
Non mancano mai nel mio frigo, tant'è vero che non compro mai delle carote da supermercato in vaschetta, le trovo insapori, amare, e si rovinano subito, ma le prendo sfuse da coltivazione naturale, pensate che mia figlia a 8 mesi non aveva ancora messo un dentino e con una bella carota si massaggiava le gengive, poi quando le sono spuntati i dentini ha incominciato a mangiarle e fino ad oggi non ha ancora smesso, diciamo che è l'unica verdura che mangia, sig :-(

Questa ricetta è stata presentata lo scorso settembre, è tratta dal libro di Hugh Fearnley-Whittingstall, una celebrità in Gran Bretagna e in tutto il mondo, il libro è The River Cottage VEG e veg non sta per vegano ma per vegetariano, oramai a casa nostra mangiamo pochissima carne quindi questo libro lo adoro, tant'è vero che il mese scorso ho provato questi triangolini di spinaci che rifaccio spesso, casualità ho comprato gli spinaci e stasera li rifaccio!



Carrot hummus

H. Fearnely-Whittingstall – River Cottage Veg Every Day! – Bloomsbury Publishing - pag. 296

Ingredienti per 4 persone 

1 cucchiaino di semi di cumino
1 cucchiaino di semi di coriandolo
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di miele chiaro
500 g di carote, pelate
3 grossi spicchi d'aglio, schiacciati
il succo di 1/2 limone

il succo di un'arancia
3 cucchiai di tahina
sale

pepe di mulinello


Preriscaldare il forno a 200° C. In una padellino per friggere, tostare i semi di cumino e coriandolo, finché non cominciano ad emettere il loro caratteristico profumo. 
Trasferirli in un mortaio e ridurli a una polvere finissima.
Mescolare, in una ciotola capiente, 4 cucchiai di olio con il miele e le spezie.  Tagliare le carote a pezzi lunghi 4-5 cm e metterle nella ciotola insieme all'aglio. Mescolare bene il tutto, salare e pepare.
Rovesciare in una piccola teglia da forno e cuocerle in forno, girandole una volta, finché le carote sono morbide e cominciano ad abbrustolirsi sui bordi. Ci vorranno circa 35 minuti.
Togliere dal forno, aspettare che non siano più bollenti quindi versarle in un mixer, avendo cura di togliere la buccia degli spicchi d'aglio. Aggiungere il succo di limone e di arancia, la tahina e far andare in modalità pulse finché non diventa una purea.

Aggiustare di sale e servire a temperatura ambiente, con crostini e crudité.

Mie note: 

  1. La ricetta è ben spiegata, l'unico consiglio che mi sento di dare è di mettere le carote con il condimento direttamente in una pirofila da forno foderata con carta forno, trovo inutile sporcare una ciotola in più, ma soprattutto perchè dopo 35 minuti le carote saranno ben cotte ma l'olio e i semini si saranno attaccati al fondo della teglia, almeno a me è successo questo, e ben il 50% del condimento essendo rimasto attaccato nella teglia non è andato nell'hummus.
  2. Trovo che ci sia un'imprecisione sulla quantità dell'olio, perchè tra la lista degli ingredienti si indicano 6 cucchiai ma poi nel procedimento se ne indicano solo 4, non si capisce se i 2 cucchiai mancanti vadano messi poi a crudo sull'hummus, direttamente sui crostini di pane o sono stati persi nell'oblio.
  3. Trovo questa ricetta perfettamente bilanciata per i miei gusti, il dolce delle carote con il miele si bilancia a meraviglia con la "pesantezza" dell'aglio e delle spezie.
  4. La ricetta secondo me non è per 4 persone, ma almeno per 6/8 infatti dopo 2 giorni stanchi di mangiare hummus l'ho surgelato in una vaschetta e mangiato la settimana seguente, era ancora più buono!


GIUDIZIO PROMOSSA!



Con questa ricetta partecipo allo Starbookd Redone di Febbraio


giovedì 6 febbraio 2014

quanti modi di fare e rifare ... "tucèn ed fa’sol e ov”, cioè sughetto di fagioli e uova (da me sostituiti con i ceci)


Finalmente dopo aver saltato 2 mesi eccomi all'appuntamento con le mie cuochine, questo mese ci ospita Marika nella sua cucina che ci ha fatto scoprire i piatti del passato, quando la carne era una rarità nelle case ci si inventava dei piatti magnifici!
E questo è uno di quelli, confesso che sin da quando ero piccola  vado matta per le uova cucinate così nel pomodoro e la mozzarella o dei semplici dadini di caciotta, ma non avevo mai pensato di abbinarli ai legumi.
E' il classico pasto che mi preparo quando non ho voglia di cucinare, o quando in frigo non c'è proprio niente, le uova risolvono sempre tutto!

E per rimanere in tema con la cucina povera di un tempo ho pensato di utilizzare i ceci, perchè il giorno che avevo scelto di mangiare questo piatto avevo dei ceci avanzati in frigo e allora mi son detta, perchè non utilizzare quelli invece dei fagioli?

Ingredienti per una persona:

salsa di pomodoro
prezzemolo, aglio e sale
una fetta di rosa camuna
ceci
uova
olio evo


Mettere in una padella un po' di olio e la salsa di pomodoro, con l'aglio e il prezzemolo, lasciare cuocere finchè il sughetto non si rapprende, io pochissimo, e aggiungere i ceci già lessati. Io ho aggiungo anche qualche pezzettino di rosa camuna.
Rompere nel sughetto 2 uova facendo spazio con un cucchiaio tra la salsa di pomodoro e cuocere a piacimento.

Io lo mangio direttamente nella padella, e per l'occasione ho preparato questi bellissimi panini con i semi vari integrali!

Con questa ricetta partecipo all'iniziativa "Quanti modi di fare e rifare"...


Mi raccomando il prossimo 6 marzo vi aspetto tutti nella mia cucina a preparare i pici toscani!


venerdì 10 gennaio 2014

Triangoli di spinaci e timo di Hugh Fearnley - Whittingstall per lo Starbooks Redone di gennaio












Chi mi conosce o segue il mio blog sa quanto amo le torte salate, fino ad ora, da quando ho aperto il blog, ne ho pubblicate solo 30, e quando ho visto questi triangolini non ho potuto fare a meno di provarli ed eccomi qui finalmente a partecipare, almeno spero, al redone con la ricetta giusta al momento giusto, ah ah , si perchè sono talmente stordita che non avevo capito che non si poteva pubblicare subito la ricetta del mese in corso, quando ho pubblicato la meravigliosa torta di pere e mandorle di Delia Smith a novembre!

Questa ricetta è stata proposta lo scorso settembre, Hugh Fearnley- Whittingstall è una celebrità in Gran Bretagna e in tutto il mondo grazie a dei programmi televisivi che ha condotto per promuovere una campagna di sensibilizzazione verso un'alimentazione più sana e genuina.
Infatti il libro proposto è The River Cottage VEG  e veg non sta per vegano ma per vegetariano.

Sinceramente l'ho scelta perchè mi sembrava una preparazione abbastanza vicina ai miei gusti, una roba semplice semplice, per dirla breve, e anche perchè non avevo mai usato il timo per condire semplicemente delle verdure, e invece il gusto che sprigionano questi triangolini, vi giuro, ci ha sorpreso piacevolmente, in effetti a posteriori, per inserire questa ricetta in un libro qualcosa con una marcia in più doveva pur esserci, e che cos'è questa marcia in più? Ebbene, una semplice grattatina di buccia di limone rende tutto particolare, infatti non capisco perchè nella ricetta è facoltativa!
Tant'è vero, che da quando li ho provati, metto zeste di limone dappertutto, ah ah! 

Stra promossa!

Triangoli di spinaci e timo
ingredienti per 6 persone

per l'impasto:
250 g di farina 00
1 pizzico di sale
125 g di burro freddo a cubetti
75 ml di latte freddo
per il ripieno:
350 g di spinaci (rimuovete le coste più dure)
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 cipolla media tritata finemente
1 spicchio di aglio tritato finemente
125 g di formaggio di capra molle o ricotta
50 g di grana grattugiato (facoltativo)
1 pizzico di noce moscata grattugiata al momento
qualche rametto di timo (o meglio: timo limone)
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata finemente (facoltativo)
1 uovo leggermente sbattuto
sale e pepe macinato al momento

Per preparare l'impasto (una pasta brisée) setacciate la farina, aggiungete il sale, poi il burro a pezzetti e lavorate con le dita fino a ottenere un composto di briciole (potete anche usare un robot da cucina azionandolo a scatti). Unite il latte freddo a poco a poco finché l'impasto sta insieme. Rovesciatelo sul piano di lavoro e lavoratelo brevemente per formare una palla. Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo preparate il ripieno: lavate con cura gli spinaci e trasferiteli in una casseruola con la sola acqua rimasta attaccata alle foglie, coprite e fate appassire su fiamma media. Scolateli bene e, quando si sono raffreddati quel tanto che basta per maneggiarli, strizzateli con le mani, poi tritateli grossolanamente.
Riscaldate l'olio in una padella su fiamma media e fatevi appassire le cipolle e l'aglio per 10 minuti circa. Unite gli spinaci per farli insaporire, poi levate dal fuoco e fate intiepidire.
Versate il composto di spinaci in una ciotola e incorporatevi il formaggio di capra o la ricotta, il grana se lo usate, la noce moscata, il timo, la scorza di limone se la usate, metà dell'uovo sbattuto, infine il sale e il pepe  e amalgamate bene il tutto.
Preriscaldate il forno a 180°C.
Foderate una teglia con carta da forno.
Stendete la pasta in un rettangolo di 26x39 cm a uno spessore di circa 3 mm e tagliateli in 6 quadrati di 13 cm. Spennellate i bordi di ogni quadrato con un po' di acqua, poi dividete il ripieno sui quadrati. Piegate la pasta in diagonale formando un triangolo e sigillate bene i bordi con i rebbi di una forchetta. Spennellate con l'uovo sbattuto rimasto e praticate un taglio nella parte superiore di ogni triangolo.
Trasferite i triangoli sulla teglia preparata e cuoceteli per 25-30 minuti fino a doratura. 
Serviteli caldi o tiepidi.

martedì 26 novembre 2013

DHAL (piatto indiano di lenticchie rosse) per lo starbook redone





Questo dhal non lo conoscevo e quale occasione migliore di provare piatti "stranieri" se non replicare quelli pubblicati dalle mie starbookine preferite?
Tra l'altro la cucina indiana è tra le mie preferite, ma non avevo mai cucinato le lenticchie in questo modo, che tra l'altro in casa ho sempre, per rendere più vellutate e ricche i passati di verdura, metto sempre un cucchiaio di lenticchie decorticate queste rosse, oppure i pisellini sempre decorticati, e le fave anche!
Questa ricetta è stata tratta dal libro di Hugh Fearnley- Whittingstall, The River Cottage VEG che è stato scelto dalle starbookers per il mese di settembre, un'altra celebrità britannica che non conoscevo.

Il dhal è un piatto indiano a base di lenticchie, ovviamente si possono usare tutti i tipi di lenticchia, bianca, rossa o le nostrane, in questo caso avendo la buccia bisognerà frullarle per avere una bella crema.
Esistono moltissime ricette ovviamente abbinate a tutte le spezie, che in questa ricetta sono fondamentali.
Questa prima volta ho provato questa ricetta presentata in questo libro, ci è piaciuta moltissimo, vista la nostra propensione ad una alimentazione vegetariana, ma le prossime volte proverò sicuramente accostamenti con spezie diverse.
Noi l'abbiamo mangiato con questo meraviglioso pane, una cenetta medio-orientale davvero perfetta.
Il giorno dopo con qualche cucchiaio avanzato ci ho fatto delle bruschette da urlo!
Tipo antipasto, ho fatto grigliare sotto il grill alcune fette di pane, poi ancora bollenti le ho strofinate con aglio, ho messo qualche cucchiaio tiepido di dhal e un filo di olio.


DHAL
per circa 4 persone

250g di lenticchie rosse
un cucchiaino di curcuma 
sale, circa mezzo cucchiaino abbondante
2 cucchiai di olio di semi di girasole
un cucchiaino di semi di cumino nero (semi di nigella)
una cipolla non troppo grossa

Mettere le lenticchie in una pentola capiente insieme a 800ml di acqua fredda.
Appena il tutto raggiunge il bollore abbassare il fuoco, eliminare eventuale schiuma dalla superficie e unire la curcuma e il sale.
Far cuocere scoperto per circa 15 minuti (ma a me dieci minuti sono stati più che sufficienti) girando vigorosamente di tanto in tanto.
Le lenticchie dovranno disfarsi fino a essere praticamente cremose.
Se il composto dovesse asciugarsi troppo aggiungere pochissima acqua bollente.
Mentre il dhal cuoce versare l'olio in una padella. Tostarvi i semi di cumino nero per al massimo un paio di minuti, quindi unire la cipolla affettata sottilmente.
Farla cuocere per 5/10 minuti, finchè brunita.
Versare il composto di semi di cumino e cipolla sulle lenticchie cotte, coprire con un coperchio e far riposare senza mescolare per 5 minuti.
Quindi assaggiare e regolare eventualmente di sale.
Volendo si può cospargere con prezzemolo, menta o coriandolo ma non è fondamentale.
Buonissimo tiepido o a temperatura ambiente.

domenica 24 novembre 2013

Maneesh e Baba Ganoush per lo Starbooks Redone


Quando ho visto questo pane non ho potuto fare a meno di rifarlo!
Adoro lo spirito dello starbook anche perchè io non avrei mai modo di comprare tutti questi libri di cucina e stranieri per giunta.
Questa ricetta è tratta dal libro bread di Paul Hollywood, sconosciuto qui da noi in Italia, ma invece è una delle star televisive più acclamate del momento in Gran Bretagna.
Infatti quando ad ottobre ho visto che era stato proposto un suo libro ho pensato, e che cosa avrà di così tanto speciale questo inglese da venire ad insegnare a noi italiani a panificare?
Ebbene se vedete le ricette pubblicate dalle starbookers ve ne renderete conto.
Anche io come Mapi ho trovato eccessiva la quantità di lievito prevista nella ricetta e ho messo la quantità che per 500 gr di farina trovo giusta per me. Preferisco mettere sempre meno lievito possibile e far lievitare gli impasti tante ore.
Il risultato? Fantastico è dir poco, il pane condito in questa maniera si sposa meravigliosamente con  il dip di melanzane, sarà che io l'accoppiata melanzane/salsa tahini la adoro!
Sicuramente rifarò molto spesso entrambi!


MANEESH
Da Paul Hollywood – Bread – Bloomsbury

Il Maneesh è un classico pane piatto del Medio Oriente, consumato nel corso del mezze o a colazione. L’impasto viene spalmato con lo za’atar, una miscela alquanto forte di erbe aromatiche e semi di sesamo, e cotta a calore forte.

Per 3 grossi pani:

500 g di farina bianca di forza (Manitoba) + altra per il piano di lavoro
360 ml di acqua appena tiepida (max 30 °C)
25 g di zucchero semolato
20 ml di olio extravergine di oliva, + altro per ungere
10 g di sale
10 g di lievito di birra secco (tipo Mastro Fornaio) (io metà cubetto lievito fresco)

Per lo za’atar:

3 cucchiai di semi di sesamo
2 ½ cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di origano secco
1 cucchiaio di maggiorana secca


Mettere la farina in un’ampia ciotola e versare sale e zucchero da un lato, e il lievito dall’altro. Unire l’olio d’oliva e 270 ml dell’acqua. Impastare gli ingredienti usando una mano; aggiungere l’acqua rimanente poca alla volta continuando a impastare fino ad ottenere un impasto liscio e morbido; potreste non aver bisogno di tutta l’acqua.

Versare un pochino d’olio sul piano di lavoro* e rovesciarvi l’impasto; lavorarlo per 5-10 minuti, fino a che diventi elastico e liscio. Dargli la forma di una palla e rimetterlo nella ciotola dove lo si era impastato, leggermente unta d’olio. Coprire e far lievitare in luogo tiepido al riparo da correnti d’aria, finché il suo volume non sia raddoppiato (almeno un’ora). (io almeno 2-3 ore)

Rovesciare l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e lavorarla per qualche minuto, per sgonfiarla e rompere  le sacche di anidride carbonica. Suddividerla in 3 parti uguali e dare a ciascuna la forma di una palla.
Foderare 3 teglie con carta forno e stendere su ciascuna un pane, dandogli la forma di un disco di 23 cm di diametro.

Preparare lo za’atar: mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola fino a ottenere una sorta di pasta, che suddividerete per i tre pani e spalmerete con la mano.

Far riposare i Maneesh per almeno 20 minuti e nel frattempo preriscaldare il forno a 230 °C.
Infornare i pani a metà altezza del forno per 15 minuti circa, finché la superficie non sarà dorata. Farli raffreddare su una gratella prima di servirli.


BABA GANOUSH
Da Paul Hollywood – Bread – Bloomsbury

Conosciuto come il caviale dei poveri, questo famoso dip di melanzane è consumato in tutto il Medio Oriente. Il Baba Ganoush si abbina classicamente al Maneesh; il sapore "terroso" della melanzana si sposa a meraviglia con le erbe aromatiche del pane.

Per 6-8 persone: 

3 melanzane
3 spicchi d'aglio
1 cucchiaino di sale
1 limone (succo)
2 cucchiai di Tahini (pasta di semi di sesamo)
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di prezzemolo tritato grossolanamente
Pepe di mulinello

Scaldare il grill del forno ad alta temperatura. Lavare le melanzane, bucherellarle e metterle a cuocere sotto il grill finché la buccia non si sarà carbonizzata uniformemente (giratele ogni tanto) e la polpa risulti morbida quando le schiacciate. Farle raffreddare fino a quando non le si possa maneggiare.

Nel frattempo mettere l'aglio in un mortaio insieme al sale e schiacciarlo riducendolo in crema. Versare in una ciotola grande e mescolarvi il succo di limone , la salsa Tahini e l'olio d'oliva. Mescolare per amalgamare bene e condire con una generosa macinata di pepe.

Tagliare le melanzane a metà, raccogliere la polpa e tritarla finemente. Unire alla mistura di Tahini e amalgamare.

Versare il Baba Ganoush in un piatto da portata, guarnire con il prezzemolo o qualche fettina di pomodoro, una macinata di pepe e un giro d'olio e servire insieme al Maneesh o alla Pitta.


domenica 17 novembre 2013

pasticcini salati alla zucca


Questo mese mi sono proprio sbizzarrita a riprodurre le ricette di Elena, la recipe-tionist di novembre.
Io vado matta per le torte salate, almeno una volta la settimana ne preparo una ma in versione finger food non sono deliziose?
Poi l'accoppiata della zucca con il sapore forte del peperoncino è veramente azzeccato!
Peccato che non avevo ancora comprato la mostarda quando le ho preparate, infatti per guarnizione ho messo una noce, ma la mostarda con la dolcezza della zucca ci sta meglio secondo me.
Poi ero anche curiosa di provare la pasta alla birra, visto che io sono una fan sfegatata della pasta al vino.



ingredienti per 6 tartellette:

pasta alla birra
100 g di farina
40 g di birra chiara
30 g di olio extra vergine di oliva
1 pizzico di sale

farcitura
150 g di zucca cotta a vapore
50 g di robiola
2 cucchiai di parmigiano reggiano
1 pizzico di sale
peperoncino di Cayenna (a piacere)
mostarda di fragoline (io noci)

Procedimento:

impastare velocemente la farina con la birra, l'olio e il sale, avvolgere in pellicola trasparente e far riposare per almeno 30 minuti in frigorifero.

Preparare la farcitura: cuocere a vapore la zucca, schiacciare quando è ancora calda con la forchetta o con lo schiacciapatate, unire il formaggio e la robiola, dosare il peperoncino a seconda del gusto.
Foderare le formine con la pasta facendo dei buchi con la forchetta sul fondo, cuocere in bianco in forno a 180°C per 8 minuti, in forno già caldo funzione statico.
Toglierli lasciarli raffreddare per 10 minuti, farcirli con la crema alla zucca aiutandosi con una sac a poche con bocchetta a stella o facendo i ghirigori con una forchetta. Cuocere in forno per 15-18 minuti funzione ventilato + grill.
Togliere dal forno, raffreddare 5 minuti decorare con una noce.


venerdì 11 ottobre 2013

hamburger di melanzane vegano


Adoro le polpette di melanzane, ma in versione vegana non le avevo mai pensate, quindi ho colto l'occasione al volo visto che questo mese siamo ospiti nel blog di Cri che è la recipe-tionist di ottobre! Ho anche rifatto i panini di pane arabo ma non avendo il lievito madre ho utilizzato il lievito di birra fresco.
Penso che le rifarò spesso perchè vado matta per la salsa tahina.




Per il pane tipo "arabo":

150 g di farina manitoba

150 g di farina di grano tenero 00
190 ml di acqua 
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 cucchiaino di sale
120 g di lievito madre (io lievito di birra fresco 5 g)
1 cucchiaio d'olio d'oliva extra vergine d'oliva


Inserire nell'impastatrice le farine con il lievito e lo zucchero, azionare alla minima velocità e aggiungere piano piano l'acqua finché non sarà tutta assorbita.
Aggiungere a questo punto il sale e l'olio, impastare il tutto minino 15-20 minuti.
Far lievitare minimo 2 ore, fino al raddoppio.
Riprendere l'impasto dividerlo in 6 parti e con  l'aiuto di un matterello ricavare dei dischi. Appoggiarli su una teglia rivestita da carta forno, coprire con un telo e lasciare riposare tutta la notte. 
La mattina dopo accendere il forno a 200°C e far cuocere per 10 minuti.


Per gli hamburger di melanzana:


3 melanzane

2 cucchiai di tahina
6 cucchiai di pan grattato
basilico
sale
fiocchi d'avena
sesamo
olio extra vergine d'oliva


Tagliare le melanzane a cubetti, inserirle nel cestello per la cottura a vapore e farle cuocere per circa 20 minuti (fino a quando saranno morbide). 
Passare al mixer 5-6 foglie di basilico, aggiungere le melanzane, avendo cura di strizzarle con le mani dall'acqua in eccesso, la tahina e il pangrattato (se il composto dovesse risultare troppo morbido aggiungerne altro). Io ho frullato poco in modo da avere un impasto misto, un po' a tocchetti e un po' cremoso.
Lasciare riposare in frigorifero per circa un'ora. Ricavare degli hamburger abbastanza sottili, passarli nei fiocchi d'avena e nei semi di sesamo e farli dorare in una padella con un filo d'olio d'oliva.
A dire il vero ho provato a cuocerle anche in forno in versione mini cospargendo una teglia con olio e sono venute molto belle, belle croccanti perchè la panatura con i fiocchi di avena e sesamo li rendono davvero particolari!

Servire gli hamburger all'interno del panino con insalata, pomodori e carote grattugiate. Accompagnare eventualmente con della senape di Digione.

giovedì 19 settembre 2013

polpettone di fagiolini e patate genovese


Un bel giorno non so in quale blog ho visto questo polpettone che mi ha incuriosito molto, se non altro perchè era genovese e allora ho pensato, chissà che ci sarà di tanto speciale in questo polpettone, allora sono andata a vedere nel blog della mia amica Alessandra e mi sono affidata all'esperienza della sua mamma!
Apparentemente sembra una preparazione molto "normale" ma l'accoppiata patate fagiolini assieme è fenomenale!

Appena l'ho assaggiato la prima volta mi son detta, anvedi sti genovesi!
Poi anche mio marito è rimasto a bocca aperta e mi ha chiesto subito, ma che cosa c'è dentro?

Certo che l'accoppiata fagiolini/patate e chi ci aveva pensato prima?

ingredienti:

600 g di patate
500 g di fagiolini
2 uova
2-3 manciate di grana grattugiato
sale e pepe
qualche foglia di basilico (non avevo la maggiorana)
pan grattato e olio evo

Lessare le patate con la buccia, e schiacciarle con lo schiacciapatate.
Lessare i fagiolini, io ho preferito tagliarli al coltello, ma c'è chi passa anche quelli al passaverdure, e amalgamare assieme alle uova, al grana, al sale e al pepe e a qualche foglia di basilico.
Ungere una teglia con un po' di olio, adagiare il composto che non deve essere più alto di 2-3 cm e schiacciarlo con una forchetta, cospargere la superficie con olio e pan grattato e cuocere in forno a 180° per 25 minuti, almeno con il mio forno.
Sono andata un po' a memoria e a occhio perchè da quando il blog di Menuturistico ha cambiato piattaforma non riesco più a trovare le ricette, chiedo perdono se non ho inserito il link esatto :-)

lunedì 24 giugno 2013

cous cous freddo con zucchine feta e menta fresca


Come ogni estate ripropongo sempre questi sfiziosi piatti di cous cous freddo, complice la menta fresca che ho trovato ieri nell'orto di mia suocera, non mi ero mai accorta di questa pianta, stordita come sono, quindi l'ho messo subito in questo bellissimo cous cous, assieme alle zucchine e ai fiori di zucca provenienti sempre dal nostro orto!
Si possono servire nei bicchierini, come ho fatto qui, come antipasto, oppure come un bel secondo vegetariano:

ingredienti per 2 persone:

100 gr di cous cous precotto
1 scalogno
1 grattugiatina di zenzero fresco
qualche pomodoro datterino
2 zucchine piccole
30 gr di feta
olio extravergine di oliva
sale
cardamomo
qualche fogliolina di menta

Mettere il cous cous in un piatto fondo e bagnarlo con dell'acqua calda, io mi regolo uguale volume di cous cous uguale volume di acqua, coprirlo e dopo 5 minuti sgranarlo con una forchetta.
Nel frattempo in una padella far appassire lo scalogno tritato finemente in un filo di olio, mettere anche qualche bacca di cardamomo pestata, e far cuocere a dadini le zucchine croccanti.
Condire il cous cous con le zucchine, una grattatina di zenzero fresco, i pomodori tagliati a dadini, la feta, le foglioline di menta.
Mangiare freddo.

martedì 11 giugno 2013

polpette di ceci e ricotta


Non so i vostri figli, ma la mia è carnivora.
A dire il vero mangia molto volentieri anche il pesce e i formaggi e le uova, insomma, diciamo che come tutti i bambini non ama le verdure, ma soprattutto i legumi.

Quindi un giorno, quando per sbaglio, ma mica tanto, perchè noi quando ci sono i legumi a tavola la invogliamo sempre ad assaggiarne uno, insomma, un giorno ha detto, ma che buoni i ceci!
Evvai!

Non ci è sembrato vero!
Lei che vorrebbe carne a pranzo e a cena, ha detto, ma che buoni i ceci!
Meno male che i gusti cambiano e si affinano a volte, perchè invece ho constatato che crescendo i bambini diventano ancora più selettivi e capricciosi, e se da piccoli all'asilo mangiavano quelle 10 cose, poi da grandi va a finire che scartano quello e scartano quell'altro e mangiano solo quelle 3 cose in croce!
Quindi mi sono inventata queste polpette che ogni volta che le faccio spariscono!

Poi usando i ceci in scatola ci vogliono 5 minuti a prepararle, se cotte al forno 30 minuti, altrimenti se si friggono il gioco è fatto in pochi minuti!

Ingredienti per 4 persone:

200 gr di ceci lessati
200 gr di ricotta vaccina
1 uovo
50 gr di pan grattato
50 gr di grana grattato
sale e pepe q.b.
2 cucchiai di semi di sesamo (a piacere)
qualche foglia di basilico per dare un aroma (o prezzemolo, o rosmarino)

queste in foto sono più colorate perchè ho messo anche una mezza carota grattugiata cruda
a volte ho messo anche una patata lessa ma me l'hanno bocciata, l'accoppiata ricotta/ceci è stata la vincente

Mettere nel mixer i ceci e frullarli per pochi secondi assieme alle foglie di basilico, grossolanamente, poi amalgamare con una forchetta tutti gli ingredienti, passarli nel pan grattato, io ho aggiunto anche altri semi di sesamo perchè li adoro, e friggere in olio bollente, tra l'altro ieri ho provato ad aggiungere nella frittura una fettina di mela, fantastico, la puzza di fritto era inesistente, anche i vestiti, pensavo di metterli a lavare, ma non avevano assorbito la minima puzza di fritto, che bello!
Queste in foto sono al forno, ho fatto cuocere 30 minuti a 200° in modalità statica, sopra una teglia leggermente unta, e girato a metà cottura!

mercoledì 17 ottobre 2012

tortini di verdure dal cuore morbido (porro/zucca/daikon)



Da quando gli chef si sono accorti che il daikon fa "figo"?
Bho? Io l'ho sempre comprato come rapa, e sempre usato per insignificanti zuppe, passati di verdura, chiamateli come vi pare, per fare massa, per drenare, ma usato così, vi giuro che non è per niente insignificante!
Quindi incentivata dal Simone Rugiati di turno mi sono lanciata a utilizzarlo per preparazioni più sfiziose, e debbo dire che mi ha dato una certa soddisfazione!

Cugini dei famosi medaglioni Ikea, questi tortini hanno un sapore e un gusto davvero sorprendenti, anche senza gorgonzola, ve lo assicuro, e io che pensavo che solo con i broccoli il sapore fosse assicurato!


ingredienti per 6 tortini

-500 gr (tra zucca/patate/daikon)
-100 gr di ricotta
-100 gr di yogurt magro (o se non siete a dieta panna)
-40 g di parmigiano
-1 porro
-olio extra vergine di oliva
-pepe
-sale
-prezzemolo o erba cipollina
- 50 gr di gorgonzola dolce

Preparazione

Far appassire il porro tagliato sottile in una padella con un filo di olio per pochi minuti.
Tagliare a cubi piccoli le patate, la zucca e il daikon, lessarli in acqua salata per pochi minuti.
Quando è tutto freddo amalgamare le verdure nella padella con il porro, salare e pepare, aggiungere la ricotta, lo yogurt o la panna, il grana grattugiato e il prezzemolo.
Ungere 6 stampini monoporzione, anche quelli usa e getta e mettere la metà del composto, poi aggiungere al centro un cucchiaino di gorgonzola e finire di riempire gli stampini con l'altra metà del composto.
Cuocere in forno ventilato per 20 minuti a 200 gradi.

Peccato non aver potuto fare la foto con l'interno del gorgonzola, non ce ne è stato il tempo!